La vicinanza della mamma al proprio neonato è il punto di partenza di una relazione tra le più ricche ed esclusive, questa vicinanza permette un corretto sviluppo fisico e psichico del bambino. Proprio per sostenere questo legame, dal 2006 l’Associazione si è impegnata a pagare l’affitto di un appartamento che permetta alle madri dei neonati ricoverati in terapia intensiva e in patologia neonatale di rimanere vicino al proprio figlio e di poterlo allattare.
Grazie al generoso lascito di Patrizia Maccagno, insegnante di lettere scomparsa a seguito di una malattia, l’associazione è ora proprietaria di un appartamento situato in via Gerola, a pochi passi dall’ospedale Santa Chiara, che dispone di 6 posti letto. L’appartamento può ospitare tre famiglie (3 mamme + 3 papà) oppure 6 mamme. La precedenza è data comunque alle madri. In tutto sono state ospitate più di 300 persone, provenienti in larga parte dalle valli del Trentino ma anche da fuori regione e dall’estero. Può succedere, infatti, che i genitori si trovino in vacanza nella nostra provincia al momento del parto prematuro (che può avvenire senza preavviso anche alla 23-24esima settimana di gestazione) e per ragioni di sicurezza il bambino non possa essere trasferito. La possibilità di alloggiare vicino all’ospedale è di estrema importanza perché diminuisce i livelli di stress dei genitori e facilita la vicinanza fra genitore e bambino ricoverato, presupposto che ormai la medicina ha evidenziato come fondamentale per un corretto sviluppo del bambino in cura.
Siamo convinti che mettere l’appartamento a disposizione delle madri sia un servizio importante; per la nostra Associazione è ora una sfida sempre più difficile, per questo ci rivolgiamo a tutti affinché, con il vostro aiuto, si possa continuare ad assicurare la vicinanza delle madri ai loro neonati e con questo la possibilità di essere allattati, non solo per le loro necessità di crescita e di benessere immediate, ma per la tutela del loro sviluppo futuro.
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