Questo progetto e’ nato nel corso del lavoro che da qualche anno ANT svolge nelle Filippine.
A partire dal 2011, il programma neonatale che si sta sviluppando in Asia ,basato sulla distribuzione di tecnologie semplici, autonome e sostenibili, ha raggiunto anche Manila e in seguito anche gli ospedali periferici. Durante le visite di monitoraggio ai vari progetti in corso, il personale di ANT e del partner locale si sono accorti che esiste un problema che e’ ancora molto serio, l’ittero infantile grave, facilmente risolvibile con una semplice tecnologia, una fototerapia ad alta intensità. Cosi si e’ ideato questo progetto che intende lottare contro le conseguenze dell’ittero infantile su scala nazionale.
L’ittero e’ la principale causa di ammissione per i neonati nelle aree intensive, ed e’ un problema che può essere potenzialmente molto pericoloso. La maggior parte dei neonati sviluppa nel corso dei primi giorni di vita una qualche forma di ittero fisiologico. Per una percentuale di essi, però, soprattutto quelli che presentano particolari fattori di rischio (problematiche genetiche come G6PD, incompatibilità di RH tra il neonato e la madre, sepsi, e cosi via), l’ittero potrebbe diventare patologico e il livello di bilirubina nel sangue così alto da superare le immature barriere della corteccia cerebrale nel neonato e causare danni permanenti al cervello, una malattia incurabile chiamata kernittero che nella fase più acuta arriva fino alla morte del neonato. Anche se non arriva a danni cosi gravi, l’ittero non curato può causare varie patologie quali perdita della vista, sordità, ritardi mentali, che vengono scoperti solo dopo vari anni di crescita nel neonato.
Per alti livelli di bilirubina del sangue, ittero neonatale, la cura più adeguata e’ la fototerapia, una speciale luce blu che distrugge la bilirubina in eccesso nel sangue del neonato. Se la fototerapia non e’ efficace oppure non e’ disponibile, un’altra cura e’ la cosiddetta exanguino-trasfusione, una procedura molto delicata che toglie tutto il sangue del neonato e lo sostituisce con nuovo sangue da donatori esterni. Naturalmente, la procedura di exanguino-trasfusione e’ dolorosa, complessa, pericolosa ed evitarla, per un neonato di pochi giorni, e’ assolutamente essenziale.
Nelle Filippine, cosi come in tanti altri paesi in via di sviluppo, l’ittero grave e’ sottostimato e sottodiagnosticato, e anche quando diagnosticato in maniera accurata, non e’ curabile per la mancanza di attrezzature adeguate alla soluzione del problema.
Il problema della diagnosi corretta e’ risolvibile attraverso una formazione intensiva e di qualità per gli operatori sanitari.
Il trattamento della patologia, invece, ha bisogno della dotazione di attrezzature mediche di alta qualità ed efficienti per la prevenzione dei danni cerebrali (fototerapie LED ad alta intensità), distribuite insieme ad una formazione tecnica intensiva sull’uso, manutenzione e pulizia dei macchinari.
Questo progetto e’ stato sviluppato nel corso del 2015 con un analisi molto dettagliata dei bisogni locali, e con il pieno coinvolgimento sia dei beneficiari diretti (gli ospedali del paese), sia con le autorità locali e sono 20 gli ospedali beneficiari di questa iniziativa.
Gli ospedali coinvolti in questa iniziativa saranno i seguenti:
- Amang Rodriguez Medical Center
- Jose R Reyes Memorial Medical Center
- Rizal Medical Center
- Tondo Medical Center
- Quirino Memorial Medical Center
- Jose B. Lingad Memorial Regional Hospital
- Albino M. Duran Memorial Hospital
- National Children’s Hospital
- Cagayan Valley Medical Center
- Southern Isabela General Hospital
- Davao Oriental Provincial Medical Center
- Davao del Sur Provincial Hospital
- Veterans Regional Hospital
- Bicol Regional Teaching & Training Hospital
- Ilocos Training & Regional Medical Center
- Bulacan Medical Center
- Paulino J. Garcia Memorial Research and Medical Center
- South Cotabato Provincial Hospital
- Pasig City General Hospital
- Pangasinan Provincial Hospital
Ogni ospedale inserito in questa proposta progettuale, riceverà un numero di macchinari differente in base ai bisogni rilevati dall’ indagine nazionale. Innanzitutto, ogni ospedale deve ricevere almeno 1 fototerapia a luci LED e 1 Firefly. Questo perche’ questi due macchinari sono compatibili e svolgono funzioni differenti: mentre il Firefly si rivolge a neonati con ittero altissimo, che hanno bisogno di doppia fototerapia, ma che si possono termoregolare, la fototerapia LED cura invece principalmente neonati insieme ad un altro strumento per il riscaldamento (lettino termico, incubatrice, lampada alogena). Alcuni ospedali sono talmente grandi, che hanno bisogno di 2 Firefly, dato l’altissimo volume di nascite che li contraddistingue.
Le attività previste sono:
-Completamento di tutti i documenti necessari (MOU con ogni singolo ospedale, permessi di operazione con il Ministero della Sanita’, documento di esenzione dalle tasse doganali per l’importazione dei macchinari) per l’implementazione del progetto
-Trasporto ed installazione di tutti i macchinari in ciascuna struttura. Ogni ospedale riceverà un numero di macchinari differente in base ai bisogni rilevati dall’ indagine nazionale che comprende almeno 1 fototerapia a luci LED e 1 Firefly. Questo perchè questi due macchinari sono compatibili e svolgono funzioni differenti: mentre il Firefly si rivolge a neonati con ittero altissimo, che hanno bisogno di doppia fototerapia, ma che si possono termoregolare, la fototerapia LED cura invece principalmente neonati insieme ad un altro strumento per il riscaldamento (lettino termico, incubatrice, lampada alogena). Alcuni ospedali sono talmente grandi, che hanno bisogno di 2 Firefly, dato l’altissimo volume di nascite che li contraddistingue.
-Una giornata di formazione per il personale locale di ciascun ospedale coinvolto, subito dopo l’installazione, al tema dell’uso, pulizia, manutenzione dei macchinari. in questa occasione, verrà anche stabilito un sistema di assistenza tecnica.
-Tre giornate di formazione per gli ospedali beneficiari presso uno dei centri nazionali a Manila. Il tema del corso di formazione sarà la prevenzione, la diagnosi, il trattamento e la cura clinica dei neonati con ittero grave.
-Una visita per ciascun ospedale da parte di uno dei formatori nazionali, per la verifica delle attività cliniche presso la struttura, e per il coaching diretto degli operatori sanitari locali
-Impostazione e realizzazione della raccolta dati in ogni ospedale, che prevede la raccolta regolare di dati per ciascun neonato che utilizza le tecnologie donate dal progetto e che verranno inseriti in un database excel e analizzati attraverso programmi statistici medici per una valutazione degli outcome clinici del reparto. Tali risultati verranno discussi con il personale del reparto e la direzione dell’ospedale, in quanto essi potranno generare un miglioramento della qualità del servizio nel tempo. Inoltre, durante le visite di follow up realizzate dal formatore nazionale oltre a periodi di accompagnamento pratico degli ospedali locali (secondo la nota e utilissima tecnica del coaching), verranno anche realizzate delle sessioni di “focus group interview”, nel quale il personale ospedaliero potrà discutere le attività del programma, valutarne i successi e le difficoltà e decidere insieme nelle future modalità di miglioramento del servizio
Gli obiettivi specifici del progetto sono :
- Migliorare la diagnosi dell’ittero grave nei neonati nati nelle strutture beneficiarie e sul territorio, e anche nei neonati nati altrove e ricoverati
- Migliorare la capacità di cura dell’ittero neonatale nelle 20 strutture beneficiarie del progetto
- Migliorare la capacità tecnica delle strutture mediche nella gestione dei macchinari necessari alla cura intensiva
- Migliorare la capacità clinica, soprattutto infermieristica, durante il periodo di trattamento dei neonati
- Migliorare la capacità di raccolta dati delle strutture mediche, in modo da poter valutare nel tempo la qualità del servizio e il miglioramento degli standard di cura
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