Ad aprile si è conclusa la prima fase di un ampio progetto di riorganizzazione dell’Unità Operativa di Neonatologia dell’Ospedale S. Chiara di Trento: la sezione del Nido è stata spostata e ora si trova contigua alle stanze del reparto di Ostetricia. Tale riorganizzazione nasce per meglio rispondere alla scelta assistenziale di mantenere, se le condizioni cliniche lo consentono, mamma e neonato assieme 24 ore su 24 (“rooming-in”).
Il rooming-in, promosso da OMS/UNICEF (come è noto, l’ospedale S. Chiara ha ottenuto il prestigioso riconoscimento rilasciato da OMS/UNICEF di Ospedale Amico del Bambino – Baby Friendly Hospital) ha una serie di effetti positivi ben descritti in letteratura: favorisce l’instaurarsi del legame precoce e della reciproca conoscenza fra mamma e neonato; consente alla mamma di alimentare il bambino secondo le sue esigenze (presupposto indispensabile per realizzare un allattamento a richiesta ed esclusivo); riduce il rischio di infezioni e di morti in culla; inoltre, stando assieme, la mamma impara a riconoscere non solo i segnali di fame ma anche la varietà del comportamento del neonato arrivando alla dimissione più autonoma e serena. Da anni, in caso di benessere neonatale e materno, promuoviamo il rooming-in, ma alcuni vincoli strutturali rendevano necessario che attività, quali ad esempio il cambio del neonato e il sostegno all’allattamento, avvenissero perlopiù “centralizzate” al Nido e perciò abbiamo dato il via ai lavori. Per meglio rispondere agli obiettivi che ci eravamo posti, oltre all’avvicinamento del Nido all’Ostetricia, abbiamo previsto il collegamento del sistema di chiamata tramite “campanello” ai locali del Nido e l’allestimento nelle stanze delle mamme, ove lo spazio lo consentiva, di fasciatoio e lavatoio così da permettere il cambio del neonato direttamente in stanza.
La nuova organizzazione agevola la sorveglianza del neo- nato, il sostegno alla mamma per quanto riguarda le attività di care del neonato, una più tempestiva risposta ai loro bisogni e l’integrazione con il personale dell’Ostetricia; permette di realizzare appieno il diritto del neonato di godere della vicinanza della mamma e ai suoi genitori di poter stare con il proprio bambino per costruire/consolidare la reciproca relazione, pur nella sicurezza di essere seguiti, accompagnati, supportati da personale dedicato. Lo spazio del Nido, ora composto da due piccoli locali, è principalmente destinato alla prima accoglienza del nuovo nato, alle visite neonatali e ai colloqui nel rispetto della privacy di neonato e famiglia, alla sorveglianza temporanea del neonato su richiesta o necessità materna. Il lavoro non è certamente concluso… Molte cose sono state fatte, altre sono ancora in corso d’opera, ma ci impegniamo a raggiungere altri importanti traguardi volti a tutelare il benessere di mamma e neonato.
Elisa Maria Occoffer – Coordinatrice Infermieristica Neonatologia – Nido
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