Domenica 17 novembre si festeggia in tutto il mondo la Giornata mondiale della prematurità. “Prematuri” sono quei neonati che nascono prima di 8 mesi di gravidanza (37 settimane). Fino a 50 anni fa molto raramente sopravvivevano neonati di 6 mesi (26 settimane) o di peso inferiore a 1000 g. Ora più di metà dei nati a 5 mesi e mezzo (23-24 settimane) possono sopravvivere e talora pesano anche meno di 500 g. I loro genitori sono evidentemente molto stressati e vivono con comprensibili angosce il ricovero dei loro figli, anche per 3-4 mesi.
L’assistenza in Trentino è ben organizzata negli ultimi 40 anni, con indici di mortalità ai più bassi livelli mondiali. Anche i rischi neurologici sono ben controllati e a livelli accettabili. Tre neonati su quattro, malgrado il ricovero in terapia intensiva, sono dimessi col latte della loro mamma. Brave le mamme! Le mamme lontane possono alloggiare in un appartamento gestito da ANT-Amici della Neonatologia Trentina onlus (la prima associazione italiana di genitori di prematuri, dal 1985).
In occasione della Giornata mondiale della prematurità, ANT, promuove alcune iniziative.
Il 16 novembre, alle ore 20.45, si terrà un concerto di beneficenza al Teatro Parrocchiale di Martignano (Via della Formigheta, 15) dove suoneranno i gruppi “Acoustic 4” cover band e “Quelli del fiore nero” cover band *vero gusto nomade*.
Il 17 novembre, dalle 17.30 alle 19.00, genitori ANT consegneranno babbucce viola ai genitori dei bimbi ricoverati nel reparto di Neonatologia dell’Ospedale S. Chiara di Trento.
Il Duomo di Trento sarà illuminato di viola, come molti edifici famosi di tutto il mondo. L’Empire State Building sarà illuminato di viola nel corso del mese di novembre. Nel 2016 più di 200 paesi hanno partecipato alle attività del WPD-World Prematurity Day e più di un miliardo e mezzo di persone sono state raggiunte in tutto il mondo.
Infine, sabato 23 Novembre, a Taio, si terrà una cena di raccolta fondi il cui ricavato sarà destinato all’acquisto di un ventilatore meccanico (terapia respiratoria) per il reparto di Neonatologia dell’Ospedale S. Chiara.
ANT, con l’aiuto di molti sostenitori, riesce ad aumentare la consapevolezza relativa alle problematiche dei neonati ad alto rischio non solo nella nostra provincia, ma anche in lontani stati dove molto minori sono le possibilità di sopravvivenza.
Questo sito utilizza i cookie per migliorare servizi e esperienza dei lettori. Se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.Ok
Leave a Reply